ovvero "Lara Croft and the Guardian of Light"
uscirà entro la fine dell'anno uno spin-off di Tomb raider che si chiamerà:
[IMG]LARA CROFT & THE GUARDIAN OF LIGHT.[/IMG]
Il gioco non è il solito TR, bensì una sorta di rpg in stile Diablo!
Pare carino, ma francamente non è Tomb Raider... nel senso che non ha gli elementi che apprezzo, per cui non mi interessa :P Attendo il "vero" Tomb Raider 9.
QUI IL SITO UFFICIALE CON VIDEO E IMMAGINI:
http://www.laracroftandtheguardianoflight.com/
RECENSIONE:
Tra le serie che possono dire di essere già morte e risorte almeno un paio di volte, quella di Tomb Raider ha dovuto fare i conti con una concorrenza parecchio agguerrita, in particolare con un certo signor Drake che, con i due capitoli di Uncharted, si è ormai imposto come sovrano indiscusso del genere Action Adventure, lo stesso su cui una volta sembrava non dover mai tramontare il nome dell'ex personaggio-simbolo di casa Eidos. Dopo essersi rimboccati le maniche con il discreto - ma non certo esente da difetti - Tomb Raider Underworld, i ragazzi di Crystal Dynamics hanno scorporato un team per dedicarlo appositamente allo sviluppo di un capitolo a basso budget, da vendere sui canali digitali, che portasse una ventata di aria fresca e consentisse al team principale di lavorare con calma al nuovo episodio della serie regolare, senza paura di lasciare troppo tempo i fan senza una nuova avventura della loro eroina; il gioco, ovvero il qui presente Lara Croft and the Guardian of Light, ci è stato messo in mano allo scorso E3 di Los Angeles e possiamo già dire che dovreste tenerlo d'occhio anche se non vi considerate fan della procace archeologa...
UN LAVORO DA UOMINI
I due pilastri su cui si regge questo primo spin-off della serie sono la visuale isometrica e la possibilità di giocare in cooperativa con un amico senza bisogno di dividere lo schermo a metà. La presenza di un secondo personaggio al fianco di Lara è ovviamente giustificata dalla trama ma non aspettatevi nulla di particolarmente "realistico": si tratta infatti nientemeno che di un antico guerriero di nome Totec, riportato in vita accidentalmente dall'archeologa mentre era a caccia di un potente artefatto noto come "Mirror of Smoke"; oltre al guerriero, purtroppo, Lara apre anche un varco attraverso il quale un esercito di mostruosità assortite inizia a riversarsi nel nostro mondo. Avete già indovinato qual è l'obiettivo dei giocatori? Esatto, chiudere il varco e ricacciare le forze del male da dove sono venute. No, non è esattamente la trama più originale che si possa immaginare per un gioco di questo tipo, ma l'importante è che sia funzionale all'ambientazione, e in questo caso non abbiamo dubbi che lo sia.
Mettendo un attimo da parte la storia e l'ambientazione centro-americana, decisamente un classico per il genere, quel che più ci interessava al momento della prova era capire come gli sviluppatori avessero coniugato l'enfasi sui puzzle tipica di questa serie con la visuale tutta nuova e, soprattutto, con la presenza di un altro giocatore - per quanto non obbligatoria. La prima buona notizia è che la meccanica di gioco è decisamente più profonda di quello che ci aspettavamo e anche l'interfaccia e il sistema di controllo riflettono questa complessità, tanto che sulle prime siamo rimasti un po' spiazzati ed è stato necessario un po' di tempo per prendere confidenza con il tutto.
LA SOSTANZA PRIMA DI TUTTO
Di base, Lara Croft and the Guardian of Light può essere giocato come uno sparatutto "dual stick", con i due analogici deputati al controllo dei movimenti del personaggio e dell'arma impugnata; la croce direzionale consente poi di scegliere tra le quattro armi a disposizione (selezionate in un'apposita schermata prima di iniziare a giocare) e vorremmo subito evidenziare come ve ne siano una gran quantità da sbloccare, di tutti i tipi.
Entrambi i personaggi possono ovviamente saltare ma mentre Lara è dotata di un rampino, Totec sfoggia un grosso scudo che può essere usato sia per difendersi che come piattaforma semovente su cui far saltare la donzella, e farle raggiungere zone del livello altrimenti inaccessibili. L'uso combinato del rampino - su cui Totec può anche camminare in stile equilibrista da circo - e dello scudo, nonché della lance da conficcare sulle pareti, consente di avere la meglio sui numerosi enigmi ambientali a cui i giocatori dovranno far fronte. E non abbiamo ancora menzionato la possibilità di usare una serie di artefatti per potenziare entrambi i personaggi e donare loro specifiche abilità.
SALTA E SPARA
Se una mezzora di prova può essere indicativa di quello che ci aspetta nel gioco completo, questa nuova avventura di Lara Croft ci appare non solo interessante ma, addirittura, potenzialmente più utile alla causa di rilanciare la serie che non un episodio "normale" con la classica inquadratura alle spalle della protagonista. Il cambio di prospettiva e la fluidità dei combattimenti, soprattutto, ci sembrano un passo avanti non da poco considerati gli storici problemi di telecamera e la "legnosità" dei controlli con cui Lara ha dovuto combattere, un capitolo dopo l'altro, senza mai venire a capo della situazione.
Il vastissimo arsenale e la possibilità di intervenire in profondità nella scelta dell'equipaggiamento, coniugate con il gameplay cooperativo, enfatizzano la rigiocabilità dei livelli, tanto più che i due giocatori devono anche competere per arraffare una serie di gemme - utili ad acquistare tutti i contenuti sbloccabili - e possono persino ostacolarsi a vicenda. Il comparto tecnico per nulla semplificato, a dispetto della natura "low cost" di tutto il progetto, aiuterà certamente il gioco a mettersi in luce al momento dell'uscita, che speriamo avvenga puntualmente nel corso dell'estate.
