Incontro tra Conferenza delle Chiese Europee e Consiglio delle Chiese Latinoamericane

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Cattolico_Romano
00giovedì 4 giugno 2009 09:06
Incontro tra Conferenza delle Chiese Europee e Consiglio delle Chiese Latinoamericane




Per una risposta ecumenica alle sfide della globalizzazione


Buenos Aires, 3. Analizzare gli effetti della globalizzazione e avviare tra i cristiani un lavoro comune di ricerca di nuovi modelli d'integrazione validi per l'Europa e l'America Latina. Questo il significato dell'incontro ecumenico, svoltosi recentemente nella capitale argentina, tra le delegazioni della Conferenza delle Chiese Europee (Kek) e del Consiglio delle Chiese Latinoamericane (Clai). La prima riunione - il prossimo incontro è programmato per l'autunno in Europa - di un processo a lungo termine avviato tra i due organismi ecumenici continentali. "È un segno di un nuovo modo di cooperazione tra Kek e Clai - ha spiegato Peter Pavlovic, segretario della commissione Chiesa e società della Kek - che può, insieme con il lavoro comune su temi di reciproco interesse, contribuire con un effetto positivo al dibattito sulla globalizzazione in un più ampio contesto ecumenico".

Le Chiese - ha sottolineato Nilton Giese, segretario generale della Clai - sono chiamate a rispondere alle tante sfide continuamente poste dalla globalizzazione e che, come noto, riguardano la povertà, la giustizia sociale, l'economia, i cambiamenti climatici. "Gli ultimi quindici anni - ha detto Giese - sono stati caratterizzati dall'egemonia di politiche neoliberiste incentrate sul predominio del libero mercato e del commercio. Questo modello d'integrazione ha lasciato gravi conseguenze sulla qualità di vita del nostro popolo. I deboli diventano più deboli e la stabilità è difficile da raggiungere. Pertanto, cerchiamo nuovi modelli d'integrazione che consentano non solo l'integrazione dei mercati". Occorrono, dunque - ha aggiunto Giese - nuovi criteri di sviluppo basati su un "processo di cooperazione e di solidarietà" e il cui nucleo centrale "deve essere la persona, l'essere umano".

I partecipanti all'incontro di Buenos Aires si sono perciò soffermati principalmente sull'analisi delle diverse forme di povertà presenti nei due continenti, sull'indebitamento dei Paesi poveri e sul ruolo e le responsabilità degli Stati nella definizione delle politiche economiche. Particolare attenzione è stata data alla crescente domanda d'integrazione regionale e allo scambio d'esperienze tra i processi d'integrazione europea e quelli in atto nell'America del Sud. Allo stesso tempo sono state anche richiamate le responsabilità delle società civili e delle Chiese nell'affrontare le sfide della globalizzazione.
L'impatto della crisi economica e finanziaria internazionale condiziona fortemente la vita delle popolazioni. La globalizzazione - è stato sottolineato - non è infatti un fenomeno solo economico, ma essa finisce anche per influenzare ampi settori della vita sociale e personale, così come i fenomeni culturali, religiosi e etici.

Per Julio Murray, presidente della Clai, "la globalizzazione richiede anche alle Chiese nuove forme di solidarietà e di rispetto reciproco. Le nostre Chiese hanno bisogno d'incrementare il lavoro insieme, in modo da riconoscere sia la specificità degli interventi di ciascuna, che quanto ci accomuna nella fede. Abbiamo bisogno di segni visibili di questa solidarietà, di questo rispetto e di questa fede".


(©L'Osservatore Romano - 4 giugno 2009)
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