L'ISS E LA QUANTITA' DI VINO DA BERE A TAVOLA

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vanni-merlin
00sabato 3 ottobre 2009 01:12
L'ISS E LA QUANTITA' DI VINO DA BERE A TAVOLA
di Roberto La Pira

Un intervento esclusivo dell'Istituto Superiore di Sanità per il nostro sito chiarisce quali sono le quantità di vino ottimali da consumare durante i pasti per un adulto.



"Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: e' in atto una criminalizzazione del vino". Così diceva il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia a settembre in un'intervista che ha destato qualche perplessità. Il ministro, giustamente, considera il vino un alimento complesso, che contiene oltre all'alcol anche altri principi attivi potenzialmente utili all'organismo, come gli stilbeni (tra cui l'ormai noto resveratrolo) e le antocianidine presenti nell'uva rossa. "Per non lasciare spazio ad ambiguità è necessario definire con precisione le quantità e il contesto di certe affermazioni - precisa Stefano Lorenzetti, ricercatore del reparto di Tossicologia Alimentare e Veterinaria che da anni segue questi temi all'Istituto Superiore di Sanità. Secondo recenti studi una persona che consuma due pasti regolari al giorno e segue una dieta bilanciata può consumare moderate quantità di alcol. Stiamo parlando di 10-20 g al giorno di alcol per una donna adulta sana di 60 kg e di 20-30 g per un uomo di 80 kg. Attenzione però! Il vino va assunto solamente durante i pasti e nelle dosi previste. Calcolando il fattore di trasformazione da alcol a vino, possiamo stimare al massimo un bicchiere da 100 ml a pranzo e uno alla sera per le donne (equivalente a 1/3 di una lattina). Per gli uomini si parla al massimo di 1,5 bicchieri a pranzo e altrettanti a cena. E' inoltre consigliabile non guidare l'automobile o fare altre attività che richiedono una piena capacità psico-motoria per almeno un'ora dopo il pranzo o la cena. Questo consiglio è importante perchè l'alcol, anche se poco e se assunto all'interno di un pasto, provoca un rallentamento dei riflessi". L'effetto benefico attribuito ai principi attivi presenti nel vino rosso e nella birra riguarda la riduzione fino al 30% del rischio relativo alla sindrome metabolica e alle patologie correlate (obesità, diabete di tipo 2, insulino-resistenza, ipertensione e malattie cardiovascolari). Le più importanti sostanze bioattive sono: il resveratrolo e altri polifenoli del gruppo delle antocianidine e degli stilbeni (responsabili del colore rosso-violaceo delle uve rosse, ma anche dei frutti di bosco e delle prugne) e la quercetina (un polifenolo pressochè ubiquitario presente nei vegetali). Purtroppo, il meccanismo di azione non è ancora chiarito e anche la certezza del beneficio non è completa, perché le evidenze scientifiche si basano su studi sperimentali ed epidemiologici, mentre mancano sufficienti studi clinici controllati. "Non bisogna però dimenticare - prosegue Lorenzetti - che l'alcol è una sostanza tossica per il fegato e occorre trovare un punto di equilibrio tra gli effetti negativi e i potenziali benefici delle sostanze bioattive. Il giusto compromesso tra rischio e beneficio si ottiene attenendosi a quantità minori di 100 ml durante ogni pasto. Questo ragionamento perde di qualsiasi significato se la quantità di alcol giornaliera viene assunta in un solo momento (aperitivo accompagnato da snack e salatini) o durante un happy hour. In questi casi prevalgono gli aspetti negativi dell'alcol sul fegato e scatta il rallentamento dei riflessi. Sono assolutamente da evitare anche gli strani abbinamenti tipici da discoteca o da pub come gli shot di superalcolici accompagnati da birra (molto in voga nei paesi europei del centro-nord)". "I due bicchieri del ministro possono anche andare bene - conclude Lorenzetti - ma devono essere piccoli e comunque assunti durante i pasti principali e non può riguardare categorie a rischio come le donne in gravidanza (per loro è meglio evitare) o in allattamento, come pure durante l'infanzia e l'adolescenza per l'amplificazione degli effetti negativi su un organismo in crescita. A tale proposito, è importante ricordare le linee guida dell'Inran che invitano a "non consumare bevande alcoliche se devi metterti alla guida di autoveicoli o devi far uso di apparecchiature delicate o pericolose per te o per gli altri e quindi hai bisogno di conservare intatte attenzione, autocritica e coordinazione motoria". Il testo invita a prestare molta attenzione se si assumono farmaci, se si è in soprappeso o si hanno problemi con diabete e altre patologie.

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