Salone da ballo

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Carlo Maria
00venerdì 24 gennaio 2003 19:18
E' una stanza di 15 m per 10 m. Entrando dall'arco si hanno due vetrate intere sui muri a dx e di fronte.A coprire leggermente quella di dx, vi è un divano a tre posti, situato nell'angolo di congiunzione fra le due.
Sul muro, di cui fa parte l'arco, per la lunghezza di 5 m, si sviluppa l'angolo bar, con un bancone a separare la postazione del barista dagli altri. Sotto il bancone ci sono 5 scomparti da un metro. Alle spalle del bancone, vi è un mobile a specchiera, con ripiani che tengono i vari liquori e bevande di ogni tipo. A mezz'altezza, due lavandini. Sul muro a sx si apre una porta che dà alla biblioteca. Il resto del muro di sx ha un rialzo sul pavimento, ove solitamente si colloca il quartetto d'archi che Charlie affittava in occasioni speciali e dove questa sera stava suonando Monica.

[Modificato da Carlo Maria 27/01/2003 20.34]

Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:05
Tutti ora erano presenti in sala da ballo, raccolti attorno al cadavere di Charlie.

Helene Hammond

La vecchia Helene osservava composta il corpo esanime del nipote.
Il volto di lei trasmetteva ai presenti viva commozione, pietà ed un profondo ma dignitoso senso di dolore.
Le esili gambe faticavano a sorreggere il peso del suo corpo, nonostante il valido aiuto che le offriva il bastone.
Cercò con la mano libera un appoggio, che trovò nella spalla di Monica, in piedi al suo fianco.
Impersonalmente, rivolta a tutti i presenti, disse:


Nonostante tutto era un brav'uomo, molto caro.

Gli occhi le si velarono di lacrime che, però, riuscì a reprimere.

Monica, tesoro, sono molto stanca. Aiutami a tornare in stanza.

Poi si voltò verso Alicia, indicò il divano presente in sala e disse:

Signorina Dufresne, per cortesia, accompagni Eileen a sedersi e le porti un calmante: lo troverà in uno qualunque dei mobiletti presenti nei servizi. Cerchi poi anche una sistemazione per il corpo di mio nipote: anche se la polizia dovesse protestare, certo non accetterò che Charlie stia in terra scomposto per 2 giorni.

Ciò detto si voltò, prese la mano di Monica e disse stancamente:

Andiamo?


Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:05
Eileen Hammond ad Alicia


Eileen si voltò verso Alicia e disse:

Grazie Alicia, faccio da sola. Pensa a come sistemare Charlie.

Quindi andò verso il divano e vi si adagiò.


Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:06
Harry Frost ad Eileen Hammond


Signora... tempo fa il Signor Hammond mi aveva chiesto di riporre in garage 2 cavalletti ed una tavola, che intendeva utilizzare per lavori che non ha mai effettuato. Potremmo portarli qui e deporvi sopra il signore, se lei lo ritiene consono.

Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:07
Eileen Hammond a Harry Frost


Credo che possa andare, Harry. Fatti aiutare da Alicia.
Collocatelo lì, sul palchetto dell'orchestra: qui non abbiamo molta mobilia e, se stanotte aerassimo la stanza, la bufera non potrebbe danneggiare alcunchè ma... almeno... la temperatura si manterrebbe bassa, conservando meglio... Charlie.

Le lacrime scesero copiose dai suoi occhi.

Dio, che discorsi orribili!! Harry, va!




Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:07
Harry Frost

Si incamminò verso l'arco, voltò il capo e disse:

vieni, Alicia.

Quindi lo imboccò.


Carlo Maria
00sabato 1 febbraio 2003 13:12
Eileen Hammond


Un misto di agitazione e di dolore la rendeva inquieta. Si levò in piedi e si inginocchiò accanto a Charlie. avvicinò le dita alle labbra e si inumidì con la saliva la punta del medio, quindi lo avvicinò al capo di lui, nell'inutile e farsesco gesto di ravvivargli la capigliatura in disordine.
Di nuovo scoppiò in lacrime.
Chiuse gli occhi e distese le braccia davanti a sè, tendendo i palmi, come a dimostrare a se stessa ed agli altri che riusciva ad autoimporsi la calma.
Riaprì gli occhi, guardò Robin e disse:


E' evidente che tu e Joe dovrete dormire qui. Mi rincresce che, in una casa tanto grande, io non abbia una camera libera da offrirvi. D'altra parte, quelle per gli ospiti sono già occupate da tempo.

Posò uno sguardo gelido su Genevieve e Nicholas.

Ma abbiamo un salotto con un paio di divani comodissimi e spero che riuscirete ad adattarvi.

Ciò detto, si alzò in piedi ed andò alla porta, quindi si girò e disse a Robin:

Poichè sei stato assunto solo per stasera e non conosci la casa, per questa volta ti farò strada io. Vieni.

Poi, rivolta ai presenti:

Stanotte io starò qui, accanto a mio marito, com'è giusto che sia. E' stata una serata orribile per tutti e domani non sarà meglio. almeno voi, andate nelle vostre camere e provate a riposare un poco.

Quindi si voltò e uscì dalla sala.

ozymandias
00sabato 1 febbraio 2003 15:28
Nicholas Halley

Lo sguardo di Eileen lo infastidì, e la strana sensazione di fastidio che lo aveva accompagnato per tutta la cerimonia divenne quasi rabbia.
La guardò allontanarsi con Robin e l'acredine svanì di colpo, sostituita da una strana sensazione di deja-vù.


(sottovoce)
Hai sentito, mamma?
A quanto sembra la nostra presenza qui non è poi molto gradita...
Cleofel
00sabato 1 febbraio 2003 20:42
Genevieve Hammond a Nicholas Halley
Ancora scossa da quello che è accaduto, ma ben decisa a non lasciare trasparire il suo stato d'animo se non con le persone di cui si fida.

Si rivolge al figlio, rispondendo sottovoce
.

Come se non lo sapessi! Quell'opportunista di Eileen non ci ha mai potuto soffrire, e ancora non si dà pace del fatto che il povero Charlie ci abbia invitato a passare le feste con lui. Certo che per lei tutto questo capita davvero a fagiolo, è giovane, bella, immensamente ricca e... libera! Pensi che lei abbia avuto a che fare con tutto questo?
Vorrei che tu stessi vicino a tua cugina Monica, poverina, dev'essere un colpo terribile anche per lei, eppure... non mi sembra così - oddio non dovrei dirlo - dispiaciuta!

[Modificato da Cleofel 01/02/2003 23.11]

crimilde
00sabato 1 febbraio 2003 22:57
alicia dusfrene a eileen hammond harry frost
alicia era indecisa se correre nei bagni e controllare se trovare qlq veleno o obbedire come sempre agli ordini

madame eileen siete sicura di non volere un calmante? altrimenti io andrei subito con harry nel garage

ricevuto un no alicia decise di seguire harry in garage e si avviò dietro a lui
Fog
00lunedì 3 febbraio 2003 10:47
Robin MacCoy
Con aria tesa e corrucciata, si dirige verso la porta da dove Eileen è appena uscita. Mentre cammina, i suoi occhi scorrono velocemente lungo la sala quasi a scrutare gli sguardi dei presenti, in un atteggiamento che potrebbe essere di sfida ma anche di estrema tensione.
Esce dal salone.

koala3
00lunedì 3 febbraio 2003 12:07
Monica a Helene

Riscuotendosi da un torpore silenzioso che la faceva apparire assente e porgendo il braccio a Helene

Vieni zia, ti accompagno.

Poi, quasi senza badare a lei, si incammina. I suoi occhi sembrano persi nel vuoto. Esce lentamente.


ozymandias
00lunedì 3 febbraio 2003 16:20
Nicholas Halley

quando i suoi occhi si incrociarono per un attimo con quelli di Robin, l' inquietudine si trasformò in agitazione

bhè, maamma, di Monica mi occuperò dopo.
ora devo assolutamente bere qualcosa di forte.

salutata la madre con un gesto del capo si diresse deciso verso il bar

[Modificato da ozymandias 03/02/2003 23.35]

Carlo Maria
00lunedì 3 febbraio 2003 20:14
Harry Frost

Depose i due cavalletti sul palco, poi fece per tornare in entrata a prendere l'asse quando vide Nicholas avvicinarsi all'angolo bar.

Signore, non si dia disturbo, la prego. Si segga sul divano o vada in stanza come le ha consigliato la Signora Eileen, provvederò io a portarle ciò che desidera. Mi dia solo un attimo per andare a prendere l'asse.

Perfino in un serio professionista come lui era anomalo tutto questo servilismo, ma si sentiva rinato. Si sentiva fortemente desideroso di ricevere complimenti per come aveva gestito la propria professionalità in un momento tanto impegnativo.
D'altra parte, la morte di Charlie aveva cambiato tutto. Quindi uscì in entrata.

[Modificato da Carlo Maria 03/02/2003 20.16]

Carlo Maria
00lunedì 3 febbraio 2003 20:28
Harry Frost

Faticando, ma trasportò da solo l'asse in sala da ballo. La ripose sui due cavalletti, quindi si diede una riassettata ai vestiti ed all'acconciatura. Si voltò e si diresse verso il centro della stanza, dove giaceva Charlie.

Joe, Signor Nicholas. Temo di non farcela da solo, a sollevarlo.
Mi date una mano?

Quindi si chinò sul corpo
ozymandias
00lunedì 3 febbraio 2003 23:33
Nicholas Halley a Harry Frost

Il solo pensiero di toccare il cadavere lo inorridiva, e la bottiglia di scotch che lo avrebbe sicuramente aiutato in questa situazione capì che se la sarebbe dovuta guadagnare.
Fece buon viso a cattiva sorte e si avvicinò al corpo di Charlie:
notò così che dal taschino della giacca spuntava qualcosa...


Certamente.


[Modificato da ozymandias 03/02/2003 23.34]

Fog
00martedì 4 febbraio 2003 11:03
Robin McCoy
Entra nella sala, cercando di dare il meno possibile nell'occhio. Vicino al cadavere nota Nicholas che sembra particolarmente interessato a qualcosa sul corpo del morto. Discretamente, si avvicina per cercare di capire di cosa si tratti

[Modificato da Fog 04/02/2003 11.03]

Cleofel
00martedì 4 febbraio 2003 13:44
Genevieve Hammond
La situazione si faceva ingarbugliata. Sembrava che tutti intorno a lei avessero un gran daffare e cominciassero a sospettarsi e a controllarsi a vicenda, mentre quello sciocco di suo figlio Nicholas era invece molto più interessato a quel che offriva il bar piuttosto che a darsi da fare più attivamente. "Tutto suo padre" pensò. "Anche lui sempre attaccato alla bottiglia, e guarda come è finito. Ho sempre dovuto prendere tutte le decisioni io in famiglia e credo che anche questa volta...".
"Purtroppo parto da una posizione di svantaggio, non conosco quasi nessuno in questa casa, l'essere stata lontana da Charlie tanto tempo (che stupido liltigio è stato poi, e comunque... avevo ragione io!) non mi aiuta. E quella cretina di Eileen che non vede l'ora di sbarazzarsi di me e Nicholas. Che c'entri qualcosa? Non la credo abbastanza intelligente per architettare un piano così dettagliato, però quella qualcosa da nascondere ce l'ha sicuro."

Decise quindi di assicurarsi che il corpo del fratello fosse sistemato in maniera adeguata; successivamente sarebbe andata a cercare Monica per fare quattro chiacchiere con lei.

[Modificato da Cleofel 04/02/2003 13.46]

Carlo Maria
00martedì 4 febbraio 2003 19:55
Harry Frost

Seguendo la direzione dello sguardo di Nicholas, si rese conto che dal taschino della giacca di Charlie fuoriusciva un fazzoletto differente dai soliti, bianchi, contrassegnati con le proprie iniziali.
"E' uno di quelli di Eileen" pensò "costui provava un affetto davvero smodato per la moglie per portare un pezzo di stoffa appartenente a lei, lì all'altezza del cuore".
Pose le sue mani sotto le ascelle di Charlie e, con l'aiuto di Nicholas, delicatamente lo sollevò e lo ripose sull'asse. Non aveva idea che un corpo morto pesasse tanto. Con una mano gli tese le pieghe del vestito; quindi gli accomodò i capelli e gli chiuse gli occhi.Si rivolse a Nicholas:



Grazie dell'aiuto, signore. Mi dica, cosa desiderava da bere?



Antonella68
00mercoledì 5 febbraio 2003 11:05
Jenny Potter
E cosi' era successo ... non riusciva a capacitarsene ...
Il suo caro padrone Charlie era morto. Si fece lentamente il segno della croce ( che Dio abbia pieta' della sua anima e lo accolga con benevolenza nel suo regno ).
Nutriva per lui una venerazione quasi morbosa. Da quando era entrata a lavorare in quella casa (ormai erano 20 anni) il signor Hammon era stato per lei un punto di riferimento, forte, autoritario, rigido, senza concedere spazio alle incertezze o al vizio fino a che ...
Il maligno era entrato in quella casa ...
La prima moglie del padrone si' che era una vera signora, questa Eileen invece, chissa' perche' l'aveva sposata, troppo giovane per lui, troppo bella, troppo appariscente+; dietro la bellezza si nasconde il diavolo, (si segno' un'altra volta); un'arrampicatrice che aveva sposato il povero padrone solo per i soldi ... e poi aveva notato come guardava tutti gli uomini giovani che giravano per la casa, compresi i collaboratori di suo marito, era un'impudente, senza vergogna.
Da qualche tempo pero' sembrava piu' tranquilla, andava meno incontro agli ospiti ed era piu' riservata ... o aveva messo la testa a posto oppure ... nasconde qualcosa ... si' deve essere cosi', e' inutile che faccia la parte della santarellina, io so che tipo e' ...
Oh mio Dio, e la povera signora Helene, che brutto colpo per lei, e la povera signorina Monica, lei cosi' fragile, chi badera' a lei adesso ... e' tanto debole di carattere, potrebbe cadere vittima di qualche tentazione ... bisogna vigilare ... chi potrebbe farlo ? non sua zia Genevieve, quella non e' stata in grado di educare neanche suo figlio ... un giovane schiavo del vizio ... dovro' pensarci io ... lo devo fare per il signor Charlie.
Devo tenere gli occhi aperti, l'assassino e' ancora in questa casa ... gia' un assassino ... che potrebbe aver bisogno di armi ... i coltelli !!!
Devo andare subito in cucina !!!
Prima pero' diro' una preghiera per il povero signor Hammond ...

Cleofel
00mercoledì 5 febbraio 2003 13:04
Genevieve Hammond
Genevieve pensò che ormai era inutile trattenersi ancora nel salone. Il corpo del povero Charlie era stato sistemato e tutto era apparentemente in ordine, eppure... quante cose erano successe in quei pochi minuti, e quanto sconvolgimenti nella vita di tutte le persone che si trovavano lì... Certo nulla sarebbe stato più uguale a prima.
Ma era inutile per ora continuare a pensarci, così disse:

Vedo che tutto è a posto e ritengo che la mia presenza qui non sia necessaria. Vogliate scusarmi, è tardi e desidererei ritirarmi in camera mia.

Nessuno in particolare le rispose, ma del resto non si aspettava nessuna risposta.
Genevieve uscì dalla sala.

[Modificato da Cleofel 05/02/2003 13.04]

Fog
00mercoledì 5 febbraio 2003 13:05
Robin McCoy, Harry Frost e Nicholas Halley
Notato il maggiordomo affaccendato attorno al corpo del defunto, Robin si avvicina a questi e a Nicholas

Ehm... mi perdoni... signor Frost... vorrei rendermi utile... le serve una mano per qualcosa? Oppure (rivolgendosi verso Nicholas Halley) lei, signore... posso esserle d'aiuto in qualche modo?

Si accorge che i due stanno fissando il corpo di Charles Hammond, ma non riesce a scorgere nulla di significativo
Carlo Maria
00mercoledì 5 febbraio 2003 14:58
Harry Frost a Robin MacCoy

Harry ci mise un attimo a rispondere a Robin perchè fu distratto dal rapido dileguarsi dalla sala di Joe, diretto alle cantine. "Dev'essersi accorto di esser sfornito di qualche alcolico richiesto", pensò. Il fazzoletto di Charlie gli era già passato di mente.

No, MacCoy. Qui ci penso io. Se il signorino Nicholas non ha bisogno di lei, credo che si potrà ritirare. Immagino che anche per lei non sia stata una serata piacevole.




ozymandias
00mercoledì 5 febbraio 2003 15:24
Nicholas Halley a Harry Frost

approfittando della scusa di sistemargli la giacca, con una mossa degna del miglior prestigiatore, riuscì a estrarre il fazzoletto dal taschino del cadavere e a sistemarlo in tasca.
era certo che Harry, distratto da Joe, non lo avesse notato.
rispose forse con eccessivo entusiasmo


direi che un buon Oban di 14 anni ci aiuterà a lenire il dolore...

[Modificato da ozymandias 05/02/2003 15.24]

Fog
00mercoledì 5 febbraio 2003 15:41
Robin Mc Coy a Nicholas Halley
Esibendo il suo sorriso più cordiale

Oban di 14 anni? Il signore è un vero intenditore!
Mi segue al bar, o preferisce che glielo porti qui?

[Modificato da Fog 05/02/2003 15.48]

ozymandias
00mercoledì 5 febbraio 2003 16:08
Nicholas Halley a Robin Mc Coy

stupito dell' atteggiamento di McCoy verso Harry, dopo aver fatto un gesto a quest' ultimo (tipo: lascia stare, va bene così)
decise di seguire il giovane al banco per tastargli il polso: dopotutto gli aveva fatto balenare in mente strane sensazioni...


Andiamo al bar, qui ormai c'è poco da fare e lo scotch esige relax


[Modificato da ozymandias 05/02/2003 16.12]

Fog
00mercoledì 5 febbraio 2003 17:39
Robin Mc Coy e Nicholas Halley
Robin si dirige verso il bancone del bar, seguito a pochi passi da Nicholas

Si tratta bene, il damerino -pensa tra sè mentre con lo sguardo individua rapidamente la bottiglia di whisky.
Preso un grosso bicchiere di cristallo, lo riempie con tre cubetti di ghiaccio e vi versa sopra una dose tripla. Quindi passa la bibita a Nicholas


Mi sono permesso di metterci del ghiaccio... in realtà non so se le vada bene così.
E' che... mi scusi... non sono molto pratico di questo mestiere, nè di questa bella villa, nè... di queste situazioni tremende.

Lei... lei è un parente del signor Charles, vero?
Carlo Maria
00mercoledì 5 febbraio 2003 18:42
Harry Frost

Aveva la gola in fiamme. Secca, increspata. La lingua, asciutta, raspava ruvidamente contro il palato, come quella di un gatto.
L'emozione improvvisa suscitata dalla morte del signor Charlie e l'intuizione che tale "decesso poco spontaneo" rappresentasse per lui la miglior cosa possibile aveva lasciato strada alla consapevolezza che da lì a poco avrebbe necessariamente dovuto assentarsi.
In sala non c'era quasi più nessuno, tuttavia non era ancora tempo di salire in camera. Doveva resistere un poco, in modo che non sembrasse un'altra volta un incolpevole allontanamento dal suo posto di lavoro. Morto Charlie, nessuno sapeva; se avesse dato nell'occhio ora, difficilmente avrebbe evitato dei guai.



ozymandias
00giovedì 6 febbraio 2003 14:32
Nicholas Halley a Robin Mc Coy

Vincendo la sua naturale repulsione all'acqua, accettò malvolentieri il whisky allungato con una smorfia ben celata dal successivo sorriso

...è una barbarie, ma vorrà dire che il prossimo me lo verserai liscio...
invece...
io sono certo che la tua presenza qui ha qualche altro significato...

Condì quest' ultima frase con uno sguardo secco (curioso, ma non minaccioso) dritto negli occhi del giovane cameriere

[Modificato da ozymandias 06/02/2003 14.33]

Fog
00giovedì 6 febbraio 2003 15:24
Robin Mc Coy a Nicholas Halley
Barbarie? Può darsi...

sforzandosi di sostenere lo sguardo di Nicholas

...effettivamente non sono pratico di questo mestiere, e sono piuttosto abituato a farmi porgere i bicchieri invece che a servirli.

Quanto a me... lei dice che la mia presenza qui la incuriosisce... signore... ed è una prova di ammirevole capacità di osservazione.
Ma lei...

abbassando di molto il volume della voce, e cercando un tono il più possibile complice

...di abilità ne ha davvero molte... conosce il whisky... ed è anche velocissimo di dita... un vero mago... signore...
Non fossi stato così vicino, non mi sarei accorto proprio di nulla...

Sorride mentre, preso un altro bicchiere, lo riempie per oltre due terzi di liquore ambrato

Gliene verso un altro, signore... liscio... come mi ha chiesto.
E comunque... si, è vero. Ero venuto qui in questa villa nella speranza di migliorare la mia vita.
Invece... chi si sarebbe aspettato una simile tragedia?
Tutti i parenti mi sembrano affranti...

dice, sottolineando con forza queste ultime parole

...TUTTI.
Chi mai ha potuto fare del male ad un uomo tanto importante?

[Modificato da Fog 06/02/2003 15.50]

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